Questo post raccoglie opinioni, novità e discussioni sulle norme e gli argomenti che vengono trattati nelle aule delle autoscuole.
29 luglio 2013
Quiz edizione 2013
Mettetevi comodi: oggi parliamo dei quiz che utilizzeremo negli esami informatizzati a partire dal primo ottobre e che dovremo iniziare a propinare ai ragazzi un poco prima, senza dubbio. Spero che questa disamina possa aiutarvi a decidere con quale approccio affrontare la situazione: allarmato o pacioso?
Iniziamo dicendo che le novità si dividono in tre gruppi, ovvero:
1) quiz nuovi
2) quiz modificati (dire “corretti” è fuorviante)
3) quiz con illustrazioni modificate
I quiz completamente nuovi sono circa 750, tra questi si trovano domande inerenti argomenti che erano già presenti nel precedente listato ma che sono stati approfonditi (specchi, passaggi a livello, traino dei rimorchi, tipo e uso delle luci, spie, uso di cinture e sistemi di ritenuta, casco, freni, sospensioni e altri elementi meccanici legati alla sicurezza). Le domande nuove riguardanti la segnaletica sono 11. 11 su 750 significa meno dell’uno virgola cinque per cento. Ne consegue che in realtà non ci sono verenuove domande sulla segnaletica e sulle norme di comportamento principali. Gli argomenti che possiamo considerare nuovi, al netto di qualche insegnante zelante che magari già li trattava prima per completezza di informazione, riguardano alcune spie, i rapporti di traino e altre norme sulla frenatura dei rimorchi, l’abbigliamento tecnico per i motociclisti (giacca, stivali, guanti), la manutenzione dei motocicli e i loro comandi particolari, la revisione, la revoca e la sospensione di patente, i punti patente, la validità delle patenti all’atto del rilascio e del rinnovo e le categorie patenti, in particolare a quale età sono conseguibili e alla guida di quali veicoli abilitano.
Riguardo quest’ultimo aspetto, ricordiamo che questi quiz valgono per A1, A2, A, B1, B, B96 e BE. Ed ecco spiegata l’estensione ad alcuni argomenti che finora erano stati tralasciati o toccati marginalmente.
I quiz modificati sono circa 430 (oltre ai 750 di cui prima, chiariamo…) e qui è bene fare una prima premessa. Molti, diciamo più di un terzo, sono frutto di una correzione minima e ininfluente. Per fare un esempio, sto parlando di tutti i casi in cui l’orario 7,30è stato corretto in 7.30. Alla prima lettura non siete riusciti a scorgere la differenza? Appunto. Gli esempi potrebbero proseguire parlando di centimetri al posto di cm e via così. Altri 200 quiz circa sono stati modificati perché scritti in maniera poco corretta o ingannevole, oppure palesemente errata. Solo per dare un’idea, sappiate che hanno modificato i quiz dove si parla di lasciar passare i pedoni. Nei quiz abbinati all’illustrazione delle strisce di attraversamento, siamo passati
da:
La segnaletica in figura invita a moderare la velocità e dare la precedenza ai pedoni che attraversano
a:
La segnaletica in figura obbliga i conducenti ad arrestarsi quando vi sono pedoni che attraversano la carreggiata
Molto meglio, non credete? Poi, sempre per esempio, si è passati dalle gomme “termiche” o “da neve” a quelle “invernali”. Alla fine solo una trentina di quesiti sono stati pesantemente rimaneggiati o addirittura ribaltati.
I quiz con illustrazioni modificate sono 3, ma le illustrazioni cambiate in realtà solo due (c’è una illustrazione ripetuta in due proposizioni distinte).
Anche in questo caso l’impatto per il candidato è minimo.
Detto questo, passiamo a vedere più da vicino qualcuno dei nuovi ingressi, focalizzando la nostra attenzione su quelle domande che potrebbero rappresentare un problema in aula o durante gli esami.
Quella che segue è un piccolissima selezione di quiz che ritengo rilevanti.
QUIZ NUOVI
Esempi di frasi che non rappresentano la realtà:
- In un centro abitato, se si vede un pallone rotolare sulla carreggiata, bisogna azionare immediatamente la segnalazione luminosa di pericolo.
Viene indicata come falsa, ma ragionandoci un poco, non sarebbe così sbagliato agire in questo modo. E non va dimenticato che molte autovetture hanno un dispositivo che in caso di forte frenata avverte i veicoli che seguono proprio attraverso l’accensione della segnalazione luminosa di pericolo.
- Per i complessi di veicoli con rimorchi fino a 3,5 tonnellate di massa, non vige l'obbligo di apporre nella parte posteriore i contrassegni indicanti i limiti massimi di velocità specifici loro imposti.
Viene indicata come vera, mentre è inutile far notare che dietro ai rimorchi leggeri, solitamente, non c'è nessun contrassegno.
-La frequenza di apposito corso e il superamento di uno specifico esame consentono al titolare di patente A o B di recuperare 6 punti, arrivando al massimo a 20 punti.
Viene indicata come vera e non è detto che non lo diventi. Mi spiego. Se entro il primo di ottobre verrà disposto che chi vuole recuperare i punti deve superare un esame, allora tutto bene. Altrimenti, se un candidato dovesse essere bocciato per cinque errori e uno dovesse essere questo…allora il ricorso sarebbe vincente in partenza, direi.
- In caso di frenata di emergenza, il conducente deve contemporaneamente premere a fondo freno e frizione.
Viene data falsa. Secondo me è clamorosamente vera, tenendo conto dei controlli elettronici di cui sono dotate le vetture moderne, i quali vengono influenzati negativamente se il motore resta collegato alle ruote durante una brusca frenata, del rischio di trovarsi in mezzo ad un incrocio con il motore spento e alla semplice constatazione che se guidi una macchina con il cambio automatico, è lei stessa a “premere la frizione” in caso di emergenza per le ragioni appena esposte. Poi ci sarebbe tutto un discorso sui corsi di guida sicura, ma magari lo facciamo un’altra volta.
-Il volante non può essere regolato in altezza.
Viene data falsa. Ok, provaci tu con la Punto prima serie a regolare il volante…
-Nei veicoli a motore a due ruote, la rottura improvvisa della catena di trasmissione può causare il bloccaggio della ruota posteriore, con conseguente perdita del controllo del veicolo.
Viene data vera. E diciamo che si salva per quel “può”, perché le eventualità che accada davvero sono ridotte al minimo.
Frase che gli allievi potrebbero non digerire:
- In vicinanza di un incrocio semaforizzato è consentito arrestarsi sulle strisce pedonali, se il semaforo per i pedoni è disposto al rosso.
Questa potrebbe essere difficile da spiegare: perché non posso fermarmi (tutti dicono così, l’arresto è quello che si fa con le manette, nel parlare comune…) sulle strisce se i pedoni hanno il rosso? Dovremo spiegare molto bene che si devono lasciare libere le intersezioni e gli attraversamenti pedonali quando ci si arresta in coda.
Alcune frasi imprecise (non è necessario che vi spieghi perché)
- Quando il gancio di traino non viene utilizzato, perché non si sta trainando un rimorchio, la sua parte sporgente dalla sagoma posteriore del veicolo deve essere sfilata, smontata o ripiegata.
E’ considerata vera.
- La patente di categoria A2 può essere conseguita da chi ha almeno 20 anni di età.
E’ considerata falsa.
Quiz che fanno confusione con le definizioni.
La frase:
I bambini di età superiore ai 3 anni possono viaggiare sui sedili posteriori di un’autovettura sprovvista di sistemi di ritenuta, solo se accompagnati da un adulto
Viene considerata vera. Può essere accettabile solo intendendo come “sistemi di ritenuta” le cinture che dovrebbero essere presenti sui veicoli, perchè non mi risulta che ci siano eccezioni all'uso delle cinture per il trasporto di bambini su veicoli che ne sono muniti, tranne i taxi. Però in questo caso avrebbero dovuto specificare taxi ed età dell'adulto... Poi però trovi questa:
I bambini di età superiore ai 3 anni possono viaggiare sui sedili anteriori di un’autovettura sprovvista di sistemi di ritenuta, solo se la loro statura supera 1,50 metri e indossano le cinture di sicurezza
e qui invece bisogna distinguere tra "sistemi" e "cinture". Alla fine, un poco di pasticcio si crea.
L’ultima questione di questo blocco è piuttosto complessa, quindi abbiate pazienza.
-La guida di un veicolo da parte di un soggetto che non ha conseguito la corrispondente patente è considerata reato.
A quanto dicono i quiz è vera. Però…a far data dal 02 febbraio 2013, per effetto dell’entrata in vigore del d.lgs. 18.4.2011, n. 59, è stata eliminata dalla normativa legata all’articolo 125 del Codice della Strada, la quale prevedeva una sanzione amministrativa per chi guidava veicoli in possesso di patente di guida di categoria diversa da quella corrispondente al veicolo stesso. Tutto ciò, con decorrenza 19 gennaio 2013, ha comportato che la guida con patente di categoria diversa da quella richiesta per il veicolo guidato rappresenta a tutti gli effetti guida senza patente, pertanto punita con le sanzioni penali previste dall’articolo 116, commi 15 e 17. E fin qui diamo ragione al quiz, no? No, perché il legislatore ha emanato, in data 16 gennaio 2013, il d.lgs. n. 2, il quale prevedeva che l’effetto normativo entrasse in vigore in data 2 febbraio 2013. Detto dispositivo ha inserito nel testo dell’articolo 116 il comma 15-bis, secondo il quale il titolare di patente di guida A1 che guida veicoli per i quali è richiesta la patente di categoria A2, il titolare di patente di guida di categoria A1 o A2 che guida veicoli per i quali è richiesta la patente di categoria A, ovvero il titolare di patente di guida di categoria B1, C1 o D1 che guida veicoli per i quali è richiesta rispettivamente la patente di categoria B, C o D è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria (non ammenda, quindi) oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente di guida posseduta da quattro a otto mesi. Diverso il caso di chi guida senza patente (o con patente revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti fisici e psichici), il quale è punito con una ammenda. Quindi, chiedo a chi ha studiato giurisprudenza: la guida senza aver conseguito la patente è reato, ma non lo è la guida con patente di categoria contigua, giusto?
QUIZ MODIFICATI
Esempio di frase che non rappresenta la realtà:
- La potenza dei quadricicli non leggeri è sempre inferiore o uguale a 15 kW .
E’ vera perché altrimenti non ci puoi circolare, ma in vendita ci sono delle bestioline da 80 kW!
Trauma infantile
Con alcuni colleghi, sono giunto alla conclusione che l’estensore delle domande abbia subito da piccolo un qualche evento traumatico legato ai treni. Viene data come vera:
Nel caso in cui, a un passaggio a livello, ci si trova ancora sui binari col proprio veicolo quando le barriere cominciano a chiudersi, occorre mantenere la calma e sgomberare in qualunque modo la sede ferroviaria.
Fin qui ci può stare, è quel “qualunque modo” che poi degenera. Vengono date come vere, pertanto:
- Nel caso in cui, per un guasto alla propria autovettura, si rimane bloccati sulla sede ferroviaria di un passaggio a livello, occorre adoperarsi per rimuovere il veicolo al più presto, ad esempio facendosi aiutare da altri utenti a spingere il veicolo fuori dalla linea ferroviaria
- Nel caso in cui, per un guasto al veicolo, si rimane bloccati sulla sede ferroviaria di un passaggio a livello, occorre adoperarsi per rimuovere il veicolo al più presto, ad esempio facendosi trainare da altri utenti
- Nel caso in cui, a un passaggio a livello, ci si trova ancora sui binari col proprio veicolo quando le barriere cominciano a chiudersi, occorre sgomberare in qualunque modo la sede ferroviaria, se necessario anche sfondando le barriere.
Beh, io l’ultima la trovo un poco eccessiva.
Frase che gli istruttori potrebbero non digerire
Prima era:
Il rispetto della distanza di sicurezza è commisurato anche alla prontezza di riflessi del conducente
Oggi è:
Il conducente deve commisurare la distanza di sicurezza anche in base alla propria prontezza di riflessi
Preferivo la prima versione. Ho il timore che si possa generare una situazione del tipo: “tanto sono bravo, ho i riflessi migliori del mondo e quindi posso stare a due centimetri dal paraurti davanti.” Che poi è già quello che succede, ma se non lo facciamo credere ai ragazzi è meglio.
La correzione del secolo
Guardate l’illustrazione.
La frase oggi dice:
Dovendo attraversare l'incrocio rappresentato in figura il veicolo S transita dopo il veicolo T, ma prima del veicolo A
ed è giustamente falsa.
Ma la frase precedente alla correzione era:
Dovendo attraversare l'incrocio rappresentato in figura il veicolo S transita dopo il veicolo T
Era la verità, e veniva data falsa. Esempio di ambiguità letterale? Possibile?
Concludendo: è sparito il panno o materiale simile per soffocare le fiamme, sostituito dall’azione di soffocare le fiamme, se possibile, con una coperta. E siamo tutti contenti. Via anche tante altre frasi che potevano generare confusione, purtroppo mi rimane il rammarico per non aver visto cancellate delle domande inutili o eccessivamente complesse, quelle che mandano in difficoltà chi ha poca dimestichezza con la lingua o ha un grado di istruzione non elevatissimo. Ma se hanno voluto lasciare questa barriera, un motivo ci sarà. In definitiva, io ho già iniziato a dire ai ragazzi di non allarmarsi: alla fine, occorreva studiare prima, e occorre studiare anche adesso. Quindi non me la sento di dire che questi quiz sono meglio o peggio. Sono quiz e questo basta.
7 gennaio
Come raggiungere la pista moto Orbassano
L'indirizzo è via Moreni, 8. Si raggiunge, partendo dall'UPM, procedendo in direzione Beinasco e sempre restando sulla strada principale (che è strada Torino) si giunge all'incrocio con via Moreni, che è subito dopo l'Europalace che si trova sulla destra. Il palazzo è enorme e può essere usato come punto di riferimento. Allego una foto dell'incrocio dove si deve svoltare a destra e una piantina della zona per tutti coloro che ne avessero bisogno.
25 febbraio 2014
Corsie dinamiche
Ammetto di essermi trovato in difficoltà, talvolta, nello spiegare le lanterne semaforiche per corsie reversibili.
Quelle frecce verdi, quella gialla lampeggiante e la X rossa che servono a indicare quali corsie sono agibili e quali devono essere evitate. Si, perchè al pari del semaforo "onda verde" era difficile trovare un utilizzo pratico. Spesso gli allievi uscivano dall'aula con la convinzione che i semafori per corsie reversibili funzionassero più o meno come quelle luci colorate sopra alle casse dei grandi supermercati: verde puoi passare, rosso è chiuso e se lampeggia allora trovati un'altra cassa che quella sta per chiudere. Colpa mia, senza dubbio, che non riuscivo a portare degli esempi validi. Si, è vero, ci sono i caselli autostradali che utilizzano questa segnaletica e anche nella gallerie (sempre autostradali) si possono vedere frecce verdi e X rosse. ma...non era ancora una vera situazione di corsia reversibile.
Adesso, invece, anche se hanno iniziato a chiamarla in modo diverso (corsia dinamica) abbiamo un esempio concreto. Se ne parla anche su Wikipedia QUI. E, per inciso, la corsia "dinamica" è addirittura quella di emergenza!
14 luglio 2014
La fase I dell'esame di guida
La fase I dell’esame di guida per le patenti B è regolamentata dal decreto legislativo n. 59 del 18/04/2011 (e successive modifiche) dove al punto 7.1 dell’allegato 2 si legge:
I candidati devono dimostrare di essere in grado di prepararsi ad una guida sicura, effettuando le operazioni seguenti:
7.1.1. regolazione del sedile nella corretta posizione di guida;
7.1.2. regolazione degli specchietti retrovisori, delle cinture di sicurezza e dell'eventuale poggiatesta; 7.1.3. controllo della chiusura delle porte;
7.1.4. controllo, a caso, della condizione di pneumatici, sterzo, freni, livelli (olio motore, liquido di raffreddamento, liquido lavavetri, ecc.), fari, catadiottri, indicatori di direzione e dispositivi di segnalazione acustica;
Sull’argomento vengono emesse alcune circolari: la 2190 del 24 gennaio 2013, presto integrata dalla 2461 del 29 gennaio. Ne viene fuori un elenco esaustivo delle richieste per le tre fasi d’esame:
La prova pratica di guida si articola in tre fasi:
I FASE: VERIFICA DELLA CAPACITÀ DEL CONDUCENTE DI PREPARARSI AD UNA GUIDA SICURA
Il candidato deve essere in grado di prepararsi ad una guida sicura, effettuando le operazioni di cui ai punti da 7.1.1 a 7.1.4, dell'allegato II, lettera B, del decreto legislativo n. 59 del 2011, che di seguito si riportano: a) regolazione del sedile nella corretta posizione di guida;
b) regolazione degli specchietti retrovisori, delle cinture di sicurezza, dell'eventuale poggiatesta;
c) controllo della chiusura delle porte;
d) controllo, a caso, della condizione di pneumatici, sterzo, freni, livelli (olio motore, liquido di raffreddamento, liquido lavavetri, ecc.), fari, catadiottri, indicatori di direzione e dispositivi di segnalazione acustica.
II FASE: MANOVRE
Il candidato deve effettuare alcune manovre, di cui almeno due a marcia indietro, tra quelle di cui ai punti da 7.2.1 a 7.2.4, dell'allegato II, lettera B, del decreto legislativo n. 59 del 2011, che di seguito si riportano: a) marcia indietro in linea retta o con svolta a destra o a sinistra, mantenendosi nella corretta corsia;
b) inversione del veicolo, ricorrendo sia alla marcia avanti che alla marcia indietro;
c) parcheggio del veicolo ed uscita dallo spazio di parcheggio (allineato, a pettine dritto o obliquo; marcia avanti o indietro; in piano o in pendenza);
d) frenata di precisione rispetto a un punto di arresto predeterminato; l'esecuzione di una frenata di emergenza è facoltativa.
III FASE: COMPORTAMENTO NEL TRAFFICO
Il candidato deve eseguire, in condizioni normali di traffico, in tutta sicurezza ed adottando le opportune precauzioni, le seguenti operazioni di cui ai punti da 7.4.1 a 7.4.9 dell'allegato II, lettera B, del decreto legislativo n. 59 del 2011: a) partenza da fermo: da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico, uscendo da una strada secondaria;
b) guida su strada rettilinea: comportamento nei confronti dei veicoli che provengono dalla direzione opposta, anche in caso di spazio limitato;
c) guida in curva;
d) incroci: affrontare e superare incroci e raccordi;
e) cambiamento di direzione: svolta a destra ed a sinistra; cambiamento di corsia;
f) ingresso/uscita dall'autostrada (o eventuali strade ad essa assimilabili): ingresso mediante corsia di accelerazione; uscita mediante corsia di decelerazione;
g) sorpasso/superamento: sorpasso di altri veicoli (se possibile); superamento di ostacoli (ad esempio vetture posteggiate); essere oggetto di sorpasso da parte di altri veicoli (se del caso);
h) elementi e caratteristiche stradali speciali (se del caso): rotonde; passaggi a livello; fermate di autobus/tram; attraversamenti pedonali; guida su lunghe salite/discese; gallerie;
i) rispetto delle necessarie precauzioni nello scendere dal veicolo.
In questo post, vogliamo concentrarci solo sulla fase I; in pratica si tratta di una sorta di “chiacchierata” durante la quale il candidato deve esporre le proprie conoscenze riguardo le norme sulla sicurezza, prima e durante la marcia. L’argomento è vasto e per questo la circolare precisa i punti su cui gli esaminatori dovranno esprimere una valutazione.
Fino a dicembre 2013 era in uso una scheda, predisposta dalla DGT Nord-Ovest su cui l’esaminatore indicava il giudizio, punto per punto. Si può notare come alcune voci vengano considerate obbligatorie (la posizione di guida corretta, per esempio) e altre facciano parte di un elenco in cui l’esaminatore poteva pescare a caso non meno di due argomenti. Le iniziative della DGT Nord-Ovest spesso vengono inglobate da Roma e si traducono in normative nazionali (o vengono brutalmente sconfessate e rimpiazzate, ma questo è un altro discorso…) pertanto il 13 dicembre 2013 vengono emanate delle circolari ministeriali riguardanti le patenti A, B e BE (seguiranno anche le superiori) che stabiliscono come non debba più essere utilizzata una scheda cartacea, ma che ci si atterrà ad un elenco di argomenti.
Considerato che ogni patente ha le sue peculiarità e le circolari citano argomenti diversi, per comodità a suo tempo ho creato una scheda che riassume gli argomenti per le patenti A, B e BE in modo da avere sott’occhio cosa può essere chiesto e cosa no.
In questa presentazione ho esposto le nozioni che i candidati devono possedere per superare la fase I , facendo riferimento a quella che probabilmente è la vettura più utilizzata dalle scuole guida, ovvero la Fiat Panda.
2 marzo 2015
Esami informatizzati per patenti superiori
Le categorie che è possibile conseguire con il nuovo sistema informatizzato sono le seguenti: C1, C, D1 e D. Le prime due sono richieste per il trasporto di cose e le successive per il trasporto di persone. La differenza tra una patente e la sua sottocategoria è data dalla diversa età minima e da una limitazione, che riguarda la massa complessiva per il trasporto cose o il numero dei posti per il trasporto persone.
In base alla nuova normativa, la prova d’esame verifica anche le nozioni teoriche riguardanti la categoria E, quindi è corretto dire che l’esame è valido per le categorie C1/C1E, C/CE, D1/D1E e D/DE. Ne consegue che chi supera l’esame per il conseguimento della patente con il nuovo sistema di quiz informatizzati, all’atto della richiesta della categoria E non dovrà ripetere la prova teorica ma dovrà solo sostenere la prova pratica.
Alle categorie precedentemente indicate si aggiunge la C1/C1E non professionale; si tratta di una abilitazione che consente la guida di veicoli di massa superiore a 3,5 t. non adibiti al trasporto di persone che non sono soggetti alla normativa sui tempi di guida e di riposo e pertanto non dispongono di tachigrafo digitale (o cronotachigrafo). Tale abilitazione è contraddistinta dal codice comunitario 97.
La sesta e la settima tipologia di esame riguardano le estensioni, per l’esattezza da C1/C1E a C/CE e da D1/D1E a D/DE, alle quali si viene ammessi solo a condizione di possedere la relativa sottocategoria e di aver raggiunto l’età minima richiesta.
Non è prevista una estensione da C/CE a D/DE (e ovviamente neppure da C1/C1E a D1/D1E) o viceversa: per conseguire entrambe le abilitazioni occorre sostenere la relativa prova per intero.
Tutti gli esami si svolgono con il sistema di scelta tra VERO e FALSO. Il test per le patenti senza limitazioni, quando si svolge ad accesso diretto, si compone di 40 domande, quello delle sottocategorie e l’estensione prevede 20 domande, mentre la patente C1/C1E non professionale prevede una scheda composta da 10 domande. L’esame si svolge presso gli uffici periferici della Motorizzazione esclusivamente in italiano. A richiesta è prevista la possibilità di sostenere l’esame in francese o tedesco (in quanto regimi linguistici tutelati) e di usufruire del supporto audio (ascolto in cuffia). L’esame in forma orale può essere richiesto da candidati sordomuti per tutte le categorie, mentre rimangono previsti gli esami nella forma orale per:
- titolari di patente C1 non professionale che intendono passare alla categoria C1 o C;
- candidati che richiedono di conseguire il certificato di abilitazione professionale (CAP).
Le tabelle che seguono sintetizzano le più frequenti casistiche.
Il listato ministeriale si divide in 17 capitoli, ognuno dei quali tratta un argomento e la scheda d’esame sarà formata da una serie di domande estratte dal listato secondo lo schema che segue. Come si può notare, i capitoli da 1 a 10 trattano argomenti di fondamentale importanza per tutte le patenti professionali, mentre quelli da 11 a 17 riguardano la preparazione specialistica delle patenti “piene”. Non mancano alcune particolarità: il capitolo 17 è specifico per il trasporto merci che si effettua con la patente C/CE mentre la C1/C1E non professionale prevede domande sui soli capitoli da 5 a 10. Infine, si può notare come la composizione della scheda quiz per il conseguimento di una patente “piena” (C/CE oppure D/DE) sia la somma delle schede per il conseguimento della sottocategoria e dell’estensione.
17 novembre 2015
La domanda del secolo
Magari non del secolo, facciamo del mese o della settimana. Il quesito scaturisce da un confronto tra due diversi punti di vista, apparentemente inconciliabili, e si basa sul segnale che vedete qui.
La domanda è: questo segnale vieta il transito anche alle macchine agricole di massa superiore a 3,5 t? Non ci sono vie di mezzo, la risposta può essere soltanto “si” o “no”.
Ogni insegnante e/o istruttore di autoscuola avrà già elaborato una soluzione. La cosa curiosa è che stamattina ho avuto occasione di ascoltare il parere di diversi colleghi e non c’è uniformità, proprio per niente. E se state pensando di domandare a chi questa segnaletica deve farla rispettare, sappiate che il dubbio nasce proprio per l’interpretazione data al segnale da un agente del traffico.
A questo punto, lasciando stare le statistiche e le percentuali visto che il campione consultato stamattina è rappresentativo della categoria ma numericamente irrilevante, provo a esporre qualche certezza e alcune opinioni.
La prima cosa da considerare è il nome del segnale, per farlo vediamo il Regolamento del Codice della Strada:
TITOLO II - COSTRUZIONE E TUTELA DELLE STRADE
Capo II
3 - LA SEGNALETICA VERTICALE (ART. 39 C.S.)
C) SEGNALI DI PRESCRIZIONE
b) Segnali di divieto
Art. 117. - Segnali di divieto specifici (art. 39 C.s.).
1. I segnali di divieto alla circolazione relativi a particolari categorie di veicoli sono:
(…)
i) il segnale TRANSITO VIETATO AI VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 t indicata dalla carta di circolazione (fig. II.60/a) non adibiti al trasporto di persone; mediante un'iscrizione in bianco dentro la sagoma del simbolo del veicolo (fig. II.60/b), ovvero con pannello integrativo, si può prescrivere un diverso valore della suddetta massa consentita al transito;
Notiamo subito come venga utilizzato il termine “veicolo” e non “autoveicolo”. Viene da pensare: che il legislatore abbia voluto estendere il divieto a tutti i veicoli, quindi anche quelli senza motore? Questa possibilità viene subito scartata in quanto la frase descrittiva menziona la carta di circolazione, documento che i carretti a braccia o a trazione animale non possiedono. Diciamo quindi che il segnale è genericamente rivolto a “tutti i veicoli” che abbiano una carta di circolazione (e di conseguenza una targa) ma che non trasportano persone, quindi esclusi quelli della categoria M.
Prima osservazione
Potremmo domandarci: ma quella sagomina come viene definita in altri segnali? Insomma, la silhouette dell’autocarro viene impiegata per indicare i veicoli di categoria N2 e N3 o no? La silhouette dell’autocarro viene utilizzata solo in un altro segnale, quello che vieta il transito per ragioni legate alla lunghezza. Mi sono sforzato di non usare il termine “veicolo” o “autoveicolo” per non rovinare la sorpresa, ecco cosa dice il Regolamento riguardo questo segnale:
c) il segnale TRANSITO VIETATO AI VEICOLI, O A COMPLESSI DI VEICOLI, AVENTI LUNGHEZZA SUPERIORE A... metri (fig. II.67): deve essere posto solo se la lunghezza ammissibile è inferiore alla lunghezza dei veicoli definita dall'articolo 61 del codice;
In considerazione di quanto esposto finora, ovvero il fatto che l’immagine dell’autocarro viene associata alla definizione”veicoli” e non "autoveicoli" per ben due volte, si potrebbe pensare che la risposta alla domanda iniziale sia un “si”.
Poi però un dubbio ti viene. E ci ripensi.
Seconda osservazione
Se l’intenzione del legislatore era davvero quella di vietare il transito alle macchine agricole in presenza del segnale con la silhouette dell’autocarro, perché poi ha fatto l’apposito segnale di divieto di transito…per le macchine agricole?
Si proprio questo:
Si potrebbe obbiettare che quest’ultimo segnale è la prova che il primo è rivolto solo ai veicoli N2 e N3, altrimenti non si spiegherebbe la necessità di crearlo. Perciò alla domanda iniziale, finora abbiamo risposto con un “si” e con un “no”.
Potremmo andare ancora avanti, esponendo altre teorie a favore del “si” come del “no”, ma, se mi è consentito, vorrei usare un diverso punto di vista.
Terza osservazione
Andando indietro con la memoria (e con Google come assistente, beninteso) possiamo risalire alla prima apparizione del Regolamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 28 dicembre 1992 (per l’esattezza si trattava del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992 numero 495). Il testo coincide alla lettera con la versione attualmente in vigore, è evidente che le modifiche sono presenti altrove e non nella definizione della segnaletica. Ma da dove arriva questo testo? E’ tutta farina del “nostro” sacco? I segnali sono internazionali, lo sappiamo bene (una interessante pagina di Wikipedia li confronta, la potete consultare QUI) e qui scopriamo qualcosa di strano. La circolazione in Europa, e non solo, si basa su Convenzioni il cui testo è stato trattato a più riprese. Per quanto concerne questo caso, tutto ha origine a Vienna l'8 novembre 1968, con la firma della Convenzione che ben conosciamo in quanto ha dato origine anche alla patente internazionale. I vari Stati si sono poi riuniti a discutere e deliberare sulla segnaletica anche a Ginevra, dando vita ad alcuni protocolli datati 1 maggio 1971 e 1 marzo 1973, quest’ultimo espressamente sui segnali stradali. La curiosità è che la ratifica di questa Convenzione avviene nel…1995, con la legge 5 luglio 1995, numero 308. Insomma, cosa contiene questa legge? Beh, la versione originale del nostro Regolamento di esecuzione. Andando a spulciare la Gazzetta Ufficiale, in questo caso il supplemento ordinario datato 27 luglio, si può leggere (in francese) che il segnale di divieto di transito di cui ci stiamo occupando è denominato: ACCES INTERDIT AUX VEHICULES AFFECTES AU TRANSPORT DE MARCHANDISES.
Tralasciando che il segnale nasce con una striscia trasversale (che lo Stato firmatario può anche omettere e noi lo abbiamo fatto), non ci sono dubbi che il cartello sia nato con la chiara intenzione di impedire la circolazione ai veicoli che trasportano merci. Inoltre, qualora si volesse vedere la versione in inglese, adottata dagli Stati che utilizzano ufficialmente questa lingua,il testo sarebbe: NO ENTRY FOR GOODS VEHICLES. Tradotto testualmente: NON ENTRANO I CAMION.
Qui mi fermo, la mia opinione è conforme a quanto originariamente previsto dalla Convenzione, ma sono pronto ad adattarmi in presenza di un parere ministeriale o una circolare apposita.
04 novembre 2017
Consuetudini
Talvolta accade di utilizzare parole, frasi o formule senza sapere con esattezza quel è la loro provenienza. Un esempio è dato dal “254”. La formula in cui si trova il numero 254 è quella del calcolo dello spazio di frenatura, che è: S= v*v/254 f dove S è lo spazio in metri, v la velocità in chilometri all’ora ed f il coefficiente di attrito (normalmente 0,8). Lasciamo da parte f, che serve solo per correggere la distanza in funzione dell’aderenza nei confronti del fondo stradale e concentriamoci sul resto. Occorre notare innanzitutto che questa formula utilizza la velocità in km/h e non in metri al secondo e in secondo luogo che deriva dalla formula del moto uniformemente accelerato (o decelerato, in questo caso, trattandosi di una frenata). Tale formula è fatta così: S= v*v/2a dove a è l’accelerazione di gravità, nonché la causa di quel 254 di cui stiamo parlando. Le due formule infatti sono uguali tranne per la presenza di 254 al posto di 2a e per un altro piccolo particolare, che poi è quello fa la differenza: in quest’ultima formula si utilizza la velocità in metri al secondo. Se voglio fare una “traduzione” in km/h orari devo trasformare il numeratore utilizzando 3,6 (che è il fattore di conversione tra km/h e m/s) e adottare 9,81 (quella di gravità) come accelerazione. Quindi otteniamo3,6*3,6*2a che dà come risultato appunto 254!
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